Vuelta a España 2025, Juan Ayuso si riscatta e si impone a Cerler dopo una lunga fuga! 2° Marco Frigo, Torstein Træen resta leader e Antonio Tiberi esce di classifica
Juan Ayuso si prende la settima tappa della Vuelta a España 2025. A 24 ore dalla debacle sull’arrivo in salita di Pal, lo spagnolo della UAE Team Emirates XRG è andato in fuga da lontano, resistendo da solo per lungo tempo mentre alle sue spalle si moltiplicavano gli scatti, e ha poi staccato sull’ascesa finale di Cerler i compagni d’avventura che lo avevano raggiunto, vincendo con 1’15” di vantaggio su Marco Frigo (Israel-Premier Tech) e 1’21” su Raul Garcia Pierna (Arkéa-B&B Hotels). Qualche scaramuccia tra i big, lanciata stavolta da João Almeida (UAE Team Emirates XRG), ma anche oggi arrivano quasi tutti assieme, con il norvegese Torstein Træen (Bahrain Victorious) che riesce così a conservare la Maglia Rossa conquistata ieri.
Saltano invece gli altri fuggitivi di ieri e in seconda posizione sale quindi Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), con un ritardo di 2’33”, seguito da Almeida a 2’41”. Subito dietro Giulio Ciccone (Lidl-Trek), a 2’42”, mentre Lorenzo Fortunato (XDS Astana) è ora quinto, a 2’47”. Ottavo, Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-hansgrohe) conserva invece la Maglia Bianca, mentre bisogna registrare il crollo di Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) e David Gaudu (Groupama-FDJ), che giungono al traguardo staccati di 12’16” dagli altri uomini di classifica.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
La partenza è meno esplosiva del previsto, ma non ci vuole molto prima che si arrivino i primi scatti. Edoardo Sepulveda (Lotto) è il primo a partire, ma l’argentino fatica e viene ripreso da Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck) che porta fuori la prima azione decisa. Con lui Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels) e Jonas Gregaard (Lotto), che arrivano con qualche secondo di vantaggio ai piedi della prima salita di giornata, inseguiti da Iván García Cortina (Movistar Team), Javier Romo (Movistar Team), Nico Denz (Red Bull – Bora – hansgrohe), Oliver Knight (Cofidis) e Patrick Eddy (Team Picnic PostNL), che tuttavia vengono ripresi non appena si comincia a salire.
Ripresi tutti gli uomini di testa colmando i 35 secondi che erano riusciti a guadagnare, dal gruppo ripartono gli scatti, con anche Torstein Træen (Bahrain Victorious) che si muove in prima persona per tenere sotto controllo la situazione. Ad emergere dopo poco più di 15 chilometri di gara è Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG), che si ritrova al comando da solo, guadagnando 25 secondi. Un vantaggio che sostanzialmente riuscirà a conservare lungo tutta la salita, mente dietro di lui proseguono scatti e controscatti, anche da parte dei suoi compagni. Fra i più attivi c’è infatti Jay Vine, ma le mosse della formazione emiratina non piacciono agli altri uomini di classifica, tanto che nelle primissime posizioni quando il gruppo si spezza si vedono anche Giulio Ciccone (Lidl-Trek) e Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike).
Dopo essere stato inizialmente staccato, approfittando di un calo di ritmo ad uscire dal gruppo è Mads Pedersen (Lidl-Trek), che con il suo passo riesce a riavvicinarsi notevolmente ad Ayuso. Lo spagnolo riesce comunque a scollinare da solo, con un margine di 20 secondi su Pedersen, che proprio al GPM viene ripreso da Jay Vine (UAE Team Emirates XRG), Sean Quinn (EF Education-EasyPost), Jardi Christiaan Van Der Lee (EF Education-EasyPost), Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team), Harold Tejada (XDS Astana Team), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA), Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels), Kevin Vermaerke (Team Picnic PostNL), Eduardo Sepulveda (Lotto) e Marco Frigo (Israel – Premier Tech).
Nella discesa Ayuso aspetta questo gruppetto, mentre da dietro si muovono Pablo Castrillo (Movistar Team), Javier Romo (Movistar Team), Victor Langellotti (Ineos Grenadiers), Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Nans Peters (Decathlon AG2R La Mondiale), Alex Molenaar (Caja Rural-Seguros RGA), Bjoern Koerdt (Team Picnic PostNL) e Jan Hirt (Israel – Premier Tech), che rientrano su Van Der Lee, staccatosi dal drappello di testa. Il gruppo tuttavia non vuole troppi uomini davanti e si riporta su questi inseguitori, decidendo tuttavia di concedere spazio alla dozzina di uomini al comando, tra i quali nessuno pericoloso per la generale.
La Bahrain Victorious controlla così agevolmente la situazione, concedendo rapidamente un massimo di 4’15” agli attaccanti a cento chilometri dalla conclusione. Si resta così a lungo attorno ai 3’40” per tutta la fase centrale di gara, contraddistinta solo dagli scatti ai GPM con Vine che se la deve vedere con Quinn e Nicolau. L’australiano fa comunque incetta di punti prima di tramutarsi in gregario perfetto per Ayuso, lanciandolo nella salita finale, dove si arriva dopo che anche Pedersen fa il pieno dei punti che lo interessano, al TV posto pochi chilometri prima della salita finale.
Qui Ayuso non tarda ad allungare, scattando a dieci chilometri dall’arrivo. Inizialmente Frigo riesce a rientrare, ma la seconda accelerazione dello spagnolo chiarisce bene le forze in campo e l’italiano deve arrendersi, proseguendo del suo passo. Raggiunto da Garcia Pierna, il portacolori della Israel-Premier Tech riuscirà poi a staccarlo per prendersi la seconda posizione, lontanissimi da un Ayuso che trionfa in solitaria con oltre un minuto di vantaggio, riscattando la delusione di ieri e confermando di poter avere un ruolo importante in questa Vuelta.
In gruppo non succede moltissimo visto che la Visma | Lease a Bike controlla la situazione fino a sei chilometri dall’arrivo, quando Marc Soler (UAE Team Emirates XRG) alza il ritmo per provare a propiziare lo scatto di João Almeida. Il portoghese ci prova, ma subito arriva la reazione di Jonas Vingegaard, seguito da Giulio Ciccone. Quando i tre rallentano vengono raggiunti da Egan Bernal (Ineos Grenadiers), al quale si è accodato Sepp Kuss (Visma | Lease a Bike), che subito rilancia l’azione, seguito da Ciccone. È l’ultimo guizzo, perché a seguire arriva un nuovo rallentamento che consente il rientro di gran parte degli altri uomini di classifica e da quel momento si sale al passo, con Matteo Jorgenson a controllare. Unica eccezione lo scatto nell’ultimo chilometro di Soler, che guadagna cinque secondi sugli altri, regolati da Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team).
Risultato e Classifiche Tappa 7 Vuelta a España 2025
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